la Dolce Vita
per 150 mani
(curato da Federica Preto)
1960: La Dolce Vita di F. Fellini
La
storia di un paese è fatta di tanti eventi, grandi e piccoli che si
riflettono l’uno nell’altro, un’infinità di fili intrecciati a tessere
un maestoso tappeto. Questi fili sono la politica, la scienza, l’arte,
la musica, il cinema etc.
“Marina” venne scritta da un giovane italiano, Rocco Granata, figlio
di emigrati; il padre di Rocco Granata lavorava nelle miniere di Limburg
in Belgio (vicino alla frontiera olandese), come il padre di un altro
cantante di origini italiane (siciliane), Salvatore Adamo, le cui
canzoni ho conosciuto in seguito.
Una versione strepitosa di “Marina,” è stata suonata da André Rieu
(violonista olandese) e la sua orchestra. Lui rappresenta la canzone di
Marina in modo Felliniano, con tanta gioia ed teatralita’. Vorrei usare
lo stesso misto di eleganza, sensualità ed esuberanza nel mio progetto
per una ciotola di porcellana.
Come nel ‘tappeto’ della storia, in questo evento si intrecciano
tanti fili; una (ri)trovata gioia di vivere,un musicista emigrato,
l’intensità e sensualità della “Dolce Vita” di Fellini, una canzone
semplice e romantica, popolare, due artisti (un violonista e una
ceramista) olandesi, un po’ di saudade, una bicicletta (simbolo
olandese, legato a questa storia attraverso Fausto Coppi, quando il
giorno del suo funerale nel 1960, la radio italiana fece passare
“Marina, Marina, Marina…”, una delle sue canzoni preferite.
Una delle scene più famose della ‘La Dolce Vita’ è il bagno nella fontana di Trevi.
Ho cercato di ricreare il buio di quella notte, le onde dell’acqua, i
movimenti dei vestiti, tutta la gioia e melanconia presente in quel
momento.
Le ciotole sono decorate con onde blu scuro e con pezzi di seta
cangianti annodati sulla ‘pelle’ della porcellana….Intorno a la dolce
vita e in questo progetto legati ad essa si trovano ‘Marina, Marina’ e
‘Fausto Coppi
Margrieta Jeltema