Porcelain.
I stretch it, paint it, fold it, going to the limits of its strength, fragility and transparency.
It often leaves me in desperation because of its fragility.
It leaves me breathless with the feeling of happiness to see its fragile intensity.

26.9.13

Rose Vase




(CICB 2013) Prima ediţie, 9 Octombrie - 3 Noiembrie 2013 Muzeul de Artă Cluj-Napoca

6.7.13

fly away cup




Fly Away Cup
(pinched porcelain, Chinese glaze)

18.1.13

From the blog Nefelomanzia: Recensione: La schiuma dei giorni



Repost  from Nefolomanzia : a review by +Giulia Mandrioli . beautifully written with great insight!


  


                                      Una lunga poesia triste

Forse è per l’ansia di dover scrivere questa recensione (per la cronaca, è l’ultimo debito del 2012), ma ultimamente ho ripensato spesso a La schiuma dei giorni. Lo stile naif e surreale, alcune immagini incredibili come quella del pianocktail, (il pianoforte che, insieme alla musica, produce cocktail), il fondo amarissimo di questa storia… Non pensavo che mi sarebbero rimasti così impressi.

Ma andiamo con ordine. Tutto è cominciato a novembre, alla mostra “A Milano c’è il mare” presso lo Spazio Nibe di via Hajec, in cui mia zia, Margrieta Jeltema, esponeva alcune opere. Tra le sue creazioni ce n’era una particolarmente bella, intitolataL’écume des  jours (nella foto)Il mio francese zoppicante e la mia scarsa cultura mi hanno portato a chiedere spiegazioni. «Ma come – mi chiede Margrieta – non hai mai letto Boris Vian?». Ovviamente no, ma dal titolo sembra interessante.
Tempo due giorni, e finisco ad una visita guidata dentro laMarcos Y Marcos. Mentre i due fondatori ci propongono le loro lodevoli iniziative editoriali, io mi guardo in giro. E in bella vista, all’ultimo piano, mi trovo davanti niente di meno che un enorme poster con la copertina della Schiuma dei giorni. A quanto pare, una specie di manifesto della casa editrice. Va be’, per farla breve, due segni in tre giorni mi sono sembrati sufficienti: sono andata in biblioteca e mi son procurata il libro.
E veniamo infine al libro.

Colin è un giovane bello, buono e pure ricco, a cui, per essere perfettamente felice, manca solo una fidanzata. Fortunatamente a una festa incontra la dolce Chloe e, con lei, può coronare il suo sogno d’amore. A condividere la loro gioia, una zuccherosa coppia di amici: Chick, ingegnere squattrinato e appassionato di Jean-Sol Partre e la meravigliosa Alise. I quattro si intrattengono tra surreali svaghi e sdolcinate smancerie. Tutto sembra perfetto, ma, ahimè, proprio quando il lettore comincia a chiedersi se tra due pagine non gli verrà il diabete, le cose cambiano. Impercettibilmente, l’equilibrio si spezza, la meravigliosa pace dei protagonisti si incrina. L’atmosfera si fa ad ogni riga più pesante: chi aveva tutto, d’improvviso non ha niente. Il lettore questo salto proprio non se l’aspettava, e ci rimane quasi peggio dei protagonisti. Va bene limitare le effusioni in pubblico, ma quei quattro in fondo non facevano niente di male, erano pure buoni. C’era proprio bisogno di colpirli così duramente? A quanto pare sì, per dimostrare che il mondo è un brutto posto, o qualcosa del genere.

Lo stile surreale amplifica vertiginosamente la sensazione di caduta, facendo del paesaggio circostante un grande e distorto specchio dei sentimenti dei protagonisti. Dalle immagini lievi delle prime pagine, con le descrizioni dei pranzi pantagruelici e dei lussi sfrenati a cui Colin e i suoi amici si, si passa al disagio asfittico di un mondo che, anche fisicamente, si restringe ad ogni riga. L’effetto è convincente, e sicuramente in francese sarà più efficace che in italiano (anche se devo dire che ho trovato la traduzione di Gianni Turchetta molto curata e attenta).

E cosa dire infine del risultato complessivo? È un bel romanzo? Non lo so, non sono convinta, non direi.
Sicuramente è un libro strano: pesantissimo e potentemente critico verso la società contemporanea, basti pensare alle riuscitissime descrizioni sul mondo del lavoro, sul lavoro che aliena e abbrutisce. Sicuramente è un romanzo poetico, ricco di immagini stupende. È un’opera che a modo suo avvince, e trascina il lettore, incredulo, a scoprire la fine della tragica vicenda dei suoi innocenti protagonisti. È un’opera che, come dicevo all’inizio, rimane impressa e torna in mente come un monito, una cantilena triste.
Ecco, forse questo può essere un inizio di risposta: forse La schiuma dei giorni non ha la portata narrativa del romanzo, manca di approfondimento psicologico, di una conclusione convincente e di un sacco di altre cose. Forse è piuttosto come una lunga poesia: musicale, suggestiva, impressionante. Fatta per essere ammirata, più che capita fino in fondo.

Concludo con un paio di suggerimenti musicali (anche se in teoria non mi competono, Petro mi perdonerai): 

1. Le dèserteur, una canzone di Boris Vian stesso;

2. Chloe, di Duke Ellington: è la colonna sonora del libro, e secondo me ne descrive bene l'atmosfera :)

                                        Giulia Mandrioli

14.11.12

a Milano c'è il Mare



Inaugurazione 
22 Novembre ore 18.00 

nella Galleria NIBE
via Hajech 11
Milano

                 da 22 Novembre a 21 Decembre 2012







1.10.12

la Dolce Vita in Brussel / Bruxelles




nella mostra di 150 mani 
fino a 31 Octobre 2012


one of the Enchanted Porcelain Flowers 
selected for the 2012 international orton conebox show
at the  at the Lawrence Arts Center (U.S.U.)through the end of October 2012

20.9.12

GoldCoast Award exhibition 2012





Bayou Flower

She wanted to be a flower, born in the Bayou out of Cajun melodies.
Formed by the touch of violin strings,
uplifted by the voice of the bandoneon,
unfolded by the gentle embrace of the guitar sound.
She gathers sadness in her petals; longing, lost loves and kisses.
She dreams in the shade of ancient life oaks where lichen veils dance on the rhythm of a song brought on the river by the wind.
Her red rims are wounds of 'saudade' and burn bronze in the evening sun.
She grows transparent with light, her heart filled with possible worlds.

selected for the 28th Gold Coast International Ceramic Award 2012

15.8.12

Phoenix Flowers in Santorini






Phoenix Flowers

selected for the first (2012)Santorini Biennale of Arts on the beautiful Greek island of Santorini.
The ceramics section was curated by Tracey Holt Walkden

24.5.12

Exhibition in the Viscontean Castle - Abbiategrasso





Biennial Marratxì (Mallorca, Spain)




"The jury selected 25 pieces which have been shipped to the museum of ceramics (Museu del Fang) for the Biennial exhibition that will take place from 12th to 20th of May 2012."

20.4.12

Ceramics Now Exhibition - Contemporary Ceramics exhibition

Ceramics Now Exhibition - Contemporary ceramics exhibition

Galateea Gallery, Bucharest
April 19 - May 7, 2012

Opening reception: April 19, 6-9 pm.

The second edition of Ceramics Now Exhibition presents at Galateea Gallery, Bucharest, the works of 22 contemporary ceramic artists from 9 countries - Romania, USA, Canada, Israel, Italy, Ireland, United Kingdom, South Korea and Poland. The works of the Romanian artists who are presented in the exhibition are an addition to the 15 works that were exhibited in December 2011 at The Paintbrush Factory, Cluj-Napoca.

Through this exhibition, Ceramics Now Magazine is trying to bring together and open a dialogue between contemporary ceramic artists from all over the world - all working in different techniques and approaching a variety of subjects and motifs. The catalog of the exhibition is available for free download here:www.ceramicsnow.org/mediapack

EXHIBITING ARTISTS: Arina Ailincăi (RO), Chang Hyun Bang (KR), Antonella Cimatti (IT), Patrick Colhoun (UK), Romana Cucu Mateiaş (RO), Carole Epp (CA), Simcha Even-Chen (IL), Shamai Gibsh (IL), Mark Goudy (US), Roxanne Jackson (US), Marta Jakobovits (RO), Margrieta Jeltema (IT), Maciej Kasperski (PL), Jim Kraft (US), Cynthia Lahti (US), Claire Muckian (IE), Connie Norman (US), Aniela Ovadiuc (RO), Oriana Pelladi (RO), Eugenia Pop (RO), Cristina Popescu Russu (RO), Liza Riddle (US).

Curator: Romana Cucu Mateiaş
Coordinator: Vasi Hîrdo

The international exhibition "Ceramics Now" is an itinerary exhibition of contemporary ceramics which presents works that are featured in the issues of Ceramics Now Magazine. The goal of the exhibition is to raise visibility of contemporary ceramics in Romania. The exhibition reunites artists from different countries and communities, and facilitates contact between them and the public. Ceramics Now Magazine and Exhibition operate as an exchange platform between artists, galleries, museums, collectors and people passionate about art.

Ceramics Now Magazine is a comprehensive and innovative quarterly publication specialized in contemporary ceramics. Founded in 2011, the magazine features interviews, articles, reviews and works of emerging and world-renowned ceramic artists. It is distributed all over the world in a network of libraries, galleries, museums and institutions.

Reopened at the initiative of the Romanian Fine Arts Union in December 2011, Galateea Gallery is the first gallery of contemporary ceramics in Romania.

Galateea Gallery is located on 132 Victoriei Avenue, Bucharest, and is opened from Monday to Friday between 12 am - 8 pm, and on Saturdays between 11 am - 7 pm.

Exhibition organized by Ceramics Now Association and the Romanian Fine Arts Union.

www.ceramicsnow.org/exhibition · www.galeriagalateea.blogspot.com
Facebook event: https://www.facebook.com/events/339342859458311/

10.2.12

floating waterlilies

28.12.11

happy new year!

20.12.11

Ceramics Now Exhibition in Cluj Napoca







from December 9, 2011 to January 6, 2012

the beautiful exhibition has been curated by Vasi Hirdo editor of the Ceramics Now magazine.

EXHIBITING ARTISTS
Chang Hyun Bang (SK), Antonella Cimatti (IT), Patrick Colhoun (UK), Carole Epp (CA), Simcha Even-Chen (IL), Shamai Gibsh (IL), Mark Goudy (US), Roxanne Jackson (US), Margrieta Jeltema (IT), Maciej Kasperski (PL), Jim Kraft (US), Cynthia Lahti (US), Claire Muckian (UK), Connie Norman (US), Liza Riddle (US).


7.12.11

'La Dolce Vita' in mostra a Torino

la Dolce Vita
Marina, Marina..


Fausto Coppi


'La Dolce Vita' -con 'Marina Marina' e 'Omaggio a Fausto Coppi')fanno parte della Collezione Italiano, adesso in mostra a Torino (nel Museo di Scienze Naturali)

21.11.11

invito per una mostra molto speciale!!


       ci sarà anche un pesce molto speciale...
        a lucky charm fish.. 
        un pesce porta fortuna

Lo Spazio NIBE inaugura la mostra:


Mamma mia dammi 100 lire…

a cura di Gabriella Sacchi.



Maria Agozzino   Riccardo Biavati   Enrica Campi   Camilla Cazzaniga Chiara Crepaldi   Nicoletta Dal Vera   Amalia D'Andolfo   Juccia Discalzi Simona Doniselli   Federica Ferzoco   Nicoletta Frigerio   Gigi Galbiati Alfredo Gioventù   Margrieta Jeltema   Elvira Keller   Ugo La Pietra  Luciano Laghi   Camilla  Marinoni   Rita Miranda   Eria Molinari    Mirta Morigi   Simone Negri   Tonino Negri   Martha Pachòn    Fiorenza Pancino   Augusta Papari   Vania Sartori   Laura Scopa    Terrapintada   Giovanna Tonazzo   Susanna Vallebona   Massimo Voghera   


Luogo Spazio NIBE, via Camillo Hajech 4 - 20129 Milano

Inaugurazione giovedì 24 novembre 2011 - 18:00 / 21:00


Durata della mostra dal 25 novembre al 23 dicembre 2011
Orario lunedì - venerdì: 15:00/19:00 – mattino: su appuntamento
Sabato 10:00/13:00 – 15:00/18:00
La mostra rimarrà chiusa
nei giorni: 8-9-10 dicembre

Informazioni tel.: 02 740676 - 02 710621




Gabriella Sacchi e il Laboratorio Spazio Nibe compiono trent’anni di attività.
Per questa occasione viene organizzata la mostra “Mamma mia dammi 100 lire…”.
Protagonista della manifestazione è il salvadanaio, oggetto che esiste in tutte le culture, con funzioni pratiche e simboliche: custodire il denaro accumulato per occasioni particolari, che escano dalla routine, e sollecitare comportamenti virtuosi, finalizzati alla realizzazione di desideri.
Trentadue artisti che, in questi anni, hanno partecipato alla vita del laboratorio, contribuendo alla sua crescita, sono stati invitati a realizzare un’opera.
Insieme ai trentadue salvadanai, Gabriella Sacchi presenta “Trent’anni”, un calendario ceramico da lei stessa creato, che testimonia gli avvenimenti, gli incontri, le attività, gli oggetti creati e promossi dal laboratorio e dallo Spazio Nibe.

1.9.11

Gyeonggi International Ceramix Biennale 2011

honourable mention for the Enchanted Flowers in the 2011 World Ceramic Biennale Korea (CEBIKO)

23.8.11

my atelier (video)

CERAMICS

12.7.11

Interview in Ceramics Now

Interview in the second Ceramics Now Newsletter

26.4.11

work featured in Ceramics Now


from the online pages of Ceramics Now Magazine

19.4.11

Eastern Exhibition at the Lago Maggiore (Italy)

Photographs taken around the Lake 
and Ceramic Sculptures will be part of the 
"Sentiere d'Arte 2011" at Trarego,
Lago Maggiore, Italy.
From 22 until 25 April 2011



Verbania (the harbour)


Pieggio (Oggebbio) - la festa del paese


Folded Love Letter


Bird

14.4.11

Design Week 2011 Milano

just a little pre-taste of the project for 
il "Fondo Plastico"


La Dolce Vita
(work in progress)

25.3.11

a taste of tulips (from the book 'Song of Loneliness')



15.3.11

la Dolce Vita 

(curato da Federica Preto)



1960: La Dolce Vita di F. Fellini


ciotola LA DOLCE VITA, MARINA-MARINA-MARINA, FAUSTO COPPI (porcellana 40 cm diamx16 cm, 30 cm diamx14 cm, 22 cm diam. x 12 cm)

MARGRIETA JELTEMA (MI)
   La storia di un paese è fatta di tanti eventi, grandi e piccoli che si riflettono l’uno nell’altro, un’infinità di fili intrecciati a tessere un maestoso tappeto. Questi fili sono la politica, la scienza, l’arte, la musica, il cinema etc.
“Marina” venne scritta da un giovane italiano, Rocco Granata, figlio di emigrati; il padre di Rocco Granata lavorava nelle miniere di Limburg in Belgio (vicino alla frontiera olandese), come il padre di un altro cantante di origini italiane (siciliane), Salvatore Adamo, le cui canzoni ho conosciuto in seguito.

   Una versione strepitosa di “Marina,” è stata suonata da André Rieu (violonista olandese) e la sua orchestra. Lui rappresenta la canzone di Marina in modo Felliniano, con tanta gioia ed teatralita’. Vorrei usare lo stesso misto di eleganza, sensualità ed esuberanza nel mio progetto per una ciotola di porcellana.

   Come nel ‘tappeto’ della storia, in questo evento si intrecciano tanti fili; una (ri)trovata gioia di vivere,un musicista emigrato, l’intensità e sensualità della “Dolce Vita” di Fellini, una canzone semplice e romantica, popolare, due artisti (un violonista e una ceramista) olandesi, un po’ di saudade, una bicicletta (simbolo olandese, legato a questa storia attraverso Fausto Coppi, quando il giorno del suo funerale nel 1960, la radio italiana fece passare “Marina, Marina, Marina…”, una delle sue canzoni preferite.
Una delle scene più famose della ‘La Dolce Vita’ è il bagno nella fontana di Trevi.

   Ho cercato di ricreare il buio di quella notte, le onde dell’acqua, i movimenti dei vestiti, tutta la gioia e melanconia presente in quel momento.

   Le ciotole sono decorate con onde blu scuro e con pezzi di seta cangianti annodati sulla ‘pelle’ della porcellana….Intorno a la dolce vita e in questo progetto legati ad essa si trovano ‘Marina, Marina’ e ‘Fausto Coppi

Margrieta Jeltema

3.3.11

a book





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